Biografia
FABIO CECCARELLI E LA SUA FISARMONICA
Può capitare, in questa Italia distratta, di andare a mangiare dell’ottima carne nella trattoria I ribelli di campagna, alle porte di Terni, e di imbattersi in un musicista del quale il nome forse non vi dice niente, ma che sicuramente avete sentito suonare più volte. È lui, infatti, l’esecutore della colonna sonora de La vita è bella, il pluripremiato film di Roberto Benigni, nonché di un altro centinaio di film a firma di grandi registi tra i quali Gianni Amelio, Ermanno Olmi, Paolo e Vittorio Taviani, Giuseppe Tornatore.
Non si dà arie né dice nulla del suo curriculum musicale. Semplicemente attacca a suonare, seduto tra i tavoli dove la gente mangia.
Suona con leggerezza e passione, quelle di chi ha studiato tanto e non vuole dimostrare nulla, e che piuttosto si mette al servizio della canzone e la interpreta dando il meglio, che si tratti di uno standard, di un tango o di una canzoncina di poche pretese. Ed è quando attacca a suonare La vita è bella che capisco davvero chi ho davanti: inconfondibile il suono, il tocco, il feeling. E alla fine gli chiedo: “Ma eri tu a suonare in quella colonna sonora?”. “Sì”, mi fa lui, e mi mostra il suo strumento, ad indicare che è proprio lo stesso che ha usato nella registrazione.
Iniziamo allora a chiacchierare, scopriamo amici musicali comuni, mi racconta di aver frequentato molto il tango argentino (e regala alla platea, ormai distratta dal pur ottimo cibo e molto attenta alla qualità della musica che sta ascoltando, due versioni struggenti di Libertango e Oblivion di Astor Piazzolla), e di aver suonato per il cinema, per il teatro e per la televisione.
E non manca di deliziare il mio appetito jazzoso con Saint Thomas di Sonny Rollins, nonché abbellendo il fraseggio dei vari brani con alterazioni e cromatismi, e sempre con grande gusto. Davvero una bella sorpresa, ed io che credevo fosse il solito piano-bar!